ALLEGATO
REGOLA
TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI
PER LA PROGETTAZIONE, LA COSTRUZIONE E L'ESERCIZIO
DI IMPIANTI TERMICI
ALIMENTATI DA COMBUSTIBILI GASSOSI
TITOLO
I - GENERALITÀ
1.1
Termini, definizioni e tolleranze dimensionali
Ai
fini delle presenti disposizioni si applicano i termini,
le definizioni e le tolleranze dimensionali approvati
con il D.M. 30 novembre 1983. Inoltre, si definisce:
a)
apparecchio di tipo A: apparecchio previsto per
non essere collegato ad un condotto o ad uno speciale
dispositivo per l'evacuazione dei prodotti della combustione
all'esterno del locale di installazione;
b)
apparecchio di tipo B: apparecchio previsto
per essere collegato ad un condotto o ad un dispositivo
di evacuazione dei prodotti della combustione verso
l'esterno. L'aria comburente è prelevata direttamente
dall'ambiente dove l'apparecchio è collocato;
c)
apparecchio di tipo C: apparecchio con circuito
di combustione a tenuta. che consente l'alimentazione
di aria comburente al bruciatore con prelievo diretto
dall'esterno e contemporaneamente assicura l'evacuazione
diretta all'esterno di prodotti della combustione;
d)
condotte aerotermiche: condotte per il trasporto
di aria trattata e/o per la ripresa dell'aria degli
ambienti serviti e/o dell'aria esterna da un generatore
d'aria calda;
e)
condotte del gas: insieme di tubi. curve, raccordi
ed accessori uniti fra loro per la distribuzione del
gas. Le condotte oggetto della presente regola tecnica
sono comprese in una delle seguenti specie definite
nel D.M. 24.11.1984:
- 6a specie: condotte per pressioni massime di esercizio
maggiori di 0,04 fino a 0,5 bar,
- 7a specie: condotte per pressioni massime di esercizio
fino a 0,04 bar;
f)
gas combustibile: ogni combustibile che è allo
stato gassoso alla temperatura di 15°C e alla pressione
assoluta di 1013 mbar, come definito nella norma EN
437;
g)
generatore di aria calda a scambio diretto: apparecchio
destinato al riscaldamento dell'aria mediante produzione
di calore in una camera di combustione con scambio
termico attraverso pareti dello scambiatore, senza
fluido intermediario, in cui il flusso dellaria
è mantenuto da uno o più ventilatori;
h)
impianto interno: complesso delle condotte compreso
tra il punto di consegna del gas e gli apparecchi
utilizzatori (questi esclusi);
i)
impianto termico: complesso dellimpianto
interno, degli apparecchi e degli eventuali accessori
destinato alla produzione di calore;
l)
modulo a tubo radiante: apparecchio destinato
al riscaldamento di ambienti mediante emanazione di
calore per irraggiamento, costituito da una unità
monoblocco composta dal tubo o dal circuito radiante,
dall'eventuale riflettore e relative staffe di supporto,
dall'eventuale scambiatore, dal bruciatore, dal ventilatore,
dai dispositivi di sicurezza, dal pannello di programmazione
e controllo, dal programmatore e dagli accessori relativi;
m)
locale esterno: locale ubicato su spazio scoperto,
anche in adiacenza all'edificio servito, purché strutturalmente
separato e privo di pareti comuni. Sono considerati
locali esterni anche quelli ubicati sulla copertura
piana delledificio servito. purché privi di
pareti comuni;
n)
locale fuori terra: locale il cui piano di calpestio
è a quota non inferiore a quella del piano di riferimento
(vedi tavola n.1);
o)
locale interrato: locale in cui l'intradosso
del solaio di copertura è a quota inferiore a +0,6
m al di sopra del piano di riferimento (vedi tavole
nn. 2A, 2B, 2C);
p)
locale seminterrato: locale che non è definibile
fuori terra né interrato (vedi tavola n.3);
q)
piano di riferimento: piano della strada pubblica
o privata o dello spazio scoperto sul quale è attestata
la parete nella quale sono realizzate le aperture
di aerazione;
r)
portata termica nominale: quantità di energia
termica assorbita nell'unità di tempo dall'apparecchio,
dichiarata dal costruttore, espressa in kilowatt (kW);
s)
pressione massima di esercizio: pressione massima
relativa del combustibile gassoso alla quale può essere
esercito limpianto interno;
t)
punto di consegna del gas: punto di consegna
del combustibile gassoso individuato in corrispondenza:
- del raccordo di uscita del gruppo di misurazione;
- del raccordo di uscita della valvola di intercettazione,
che delimita la porzione di impianto di proprietà
dell'utente, nel caso di assenza del gruppo di misurazione;
- del raccordo di uscita del riduttore di pressione
della fase gassosa nel caso di alimentazione da serbatoio;
u)
serranda tagliafuoco: dispositivo di otturazione
ad azionamento automatico destinato ad interrompere
il flusso dell'aria nelle condotte aerotermiche ed
a garantire la compartimentazione antincendio per
un tempo prestabilito.
1.2
Luoghi di installazione degli apparecchi
Gli
apparecchi possono essere installati:
- all'aperto;
- in locali esterni;
- in fabbricati destinati anche ad altro uso o in
locali inseriti nella volumetria del fabbricato servito.
Gli
apparecchi devono in ogni caso essere installati in
modo tale da non essere esposti ad urti o manomissioni.
TITOLO
II - INSTALLAZIONE ALLAPERTO
2.1
Disposizioni comuni
Gli
apparecchi installati all'aperto devono essere costruiti
per tale tipo di installazione.
É ammessa l'installazione in adiacenza alle pareti
dell'edificio servito alle seguenti condizioni:
- la parete deve possedere caratteristiche di resistenza
al fuoco almeno REI 30 ed essere realizzata con materiale
di classe 0 di reazione al fuoco, nonché essere priva
di aperture nella zona che si estende, a partire dall'apparecchio,
per almeno 0,5 m lateralmente e 1 m superiormente
(vedi tavola 4).
Qualora
la parete non soddisfi in tutto o in parte tali requisiti:
- gli apparecchi devono distare non meno di 0,6 m
dalle pareti degli edifici, oppure deve essere interposta
una struttura di caratteristiche non inferiori a REI
120 di dimensioni superiori di almeno 0,50 m della
proiezione retta dell'apparecchio lateralmente ed
1 m superiormente.
2.2
Disposizioni particolari
2.2.1
Limitazioni per gli apparecchi alimentati con gas
a densità maggiore di 0,8. - Gli apparecchi devono
distare non meno di 5 m da:
- cavità o depressioni, poste al piano di installazione
degli apparecchi;
- aperture comunicanti con locali sul piano di posa
degli apparecchi o con canalizzazioni drenanti;
Tale distanza può essere ridotta del 50% per gli apparecchi
di portata termica inferiore a 116 kW.
2.2.2
Limitazioni per i generatori di aria calda installati
all'aperto - Nel caso il generatore sia a servizio
di locali di pubblico spettacolo o di locali soggetti
ad affollamento superiore a 0,4 persone/m2,
deve essere installata sulla condotta dellaria
calda allesterno dei locali serviti, una serranda
tagliafuoco di caratteristiche non inferiori a REI
30 asservita a dispositivo termico tarato a 80°C o
a impianto automatico di rivelazione incendio.
Inoltre, nel caso in cui le lavorazioni o le concentrazioni
dei materiali in deposito negli ambienti da riscaldare
comportino la formazione di gas, vapori o polveri
suscettibili di dare luogo ad incendi o esplosioni,
non è permesso il ricircolo dellaria.
Le condotte aerotermiche devono essere conformi al
punto 4.5.3 .
2.2.3
Tubi radianti installati allaperto - É permessa
linstallazione di moduli con la parete radiante
posta allinterno dei locali ed il resto dellapparecchio
al di fuori di questi, purché la parete attraversata
sia di classe 0 di reazione al fuoco per almeno l
m dallelemento radiante. Per la parte installata
all'interno si applica quanto disposto al punto 4.6.
TITOLO
III - INSTALLAZIONE IN LOCALI ESTERNI
I
locali devono essere ad uso esclusivo e realizzati
in materiali di classe 0 di reazione al fuoco.
Inoltre essi devono soddisfare i requisiti di ubicazione
richiesti al Titolo II, di aerazione richiesti al
punto 4.1.2 e di disposizione degli apparecchi al
loro interno, richiesti al punto 4.1.3 .
TITOLO
IV
INSTALLAZIONE IN FABBRICATI DESTINATI ANCHE AD ALTRO
USO O INSTALLAZIONE IN LOCALI INSERITI NELLA VOLUMETRIA
DEL FABBRICATO SERVITO
4.1
Disposizioni comuni
4.1.1
Ubicazione
a)
Il piano di calpestio dei locali non può essere ubicato
a quota inferiore a -5 m al di sotto del piano di
riferimento.
Nel caso dei locali di cui al punto 4.2.6 è ammesso
che tale piano sia a quota più bassa e comunque non
inferiore a -10 m dal piano di riferimento.
b)
Almeno una parete, di lunghezza non inferiore al 15%
del perimetro, deve essere confinante con spazio scoperto
o strada pubblica o privata scoperta o nel caso di
locali interrati, con intercapedine ad uso esclusivo,
di sezione orizzontale netta non inferiore a quella
richiesta per l'aerazione e larga non meno di 0,6
m ed attestata superiormente su spazio scoperto o
strada scoperta.
4.1.1.1
Limitazioni dell'ubicazione di apparecchi alimentati
con gas a densità maggiore di 0,8 - L'installazione
è consentita esclusivamente in locali fuori terra,
eventualmente comunicanti con locali anch'essi fuori
terra. In entrambi i casi il piano di calpestio non
deve presentare avvallamenti o affossamenti tali da
creare sacche di gas che determinino condizioni di
pericolo.
4.1.2
Aperture di aerazione - I locali devono essere
dotati di una o più aperture permanenti di aerazione
realizzate su pareti esterne di cui al punto 4.1.1,b);
è consentita la protezione delle aperture di aerazione
con grigliati metallici, reti e/o alette antipioggia
a condizione che non venga ridotta la superficie netta
di areazione.
Le aperture di aerazione devono essere realizzate
e collocate in modo da evitare la formazione di sacche
di gas, indipendentemente dalla conformazione della
copertura.
Nel caso di coperture piane tali aperture devono essere
realizzate nella parte più alta della parete di cui
al punto 4.1.1, b).
Ai fini della realizzazione delle aperture di aerazione,
la copertura è considerata parete esterna qualora
confinante con spazio scoperto e di superficie non
inferiore al 50% della superficie in pianta del locale,
nel caso dei locali di cui al punto 4.2 e al 20% negli
altri casi.
Le
superfici libere minime, in funzione della portata
termica complessiva non devono essere inferiori a
("Q" esprime la portata termica. in kW ed
"S" la superficie, in cm2):
a) locali fuori terra: S ³ Q x 10;
b) locali seminterrati ed interrati, fino a quota
-5 m dal piano di riferimento: S ³ Q x 15;
c) locali interrati, a quota compresa tra -5 m e -10
m al di sotto del piano di riferimento, (consentiti
solo per i locali di cui al punto 4.2): S ³ Q x 20
(con un minimo di 5.000 cm2).
Alle
serre non si applicano tali valori.
In
ogni caso ciascuna apertura non deve avere superficie
netta inferiore a 100 cm2.
4.1.2.1
Limitazioni delle aperture di aerazione per gli apparecchi
alimentati con gas a densità maggiore di 0,8 -
Almeno i 2/3 della superficie di aerazione devono
essere realizzati a filo del piano di calpestio, con
un'altezza minima di 0,2 m. Le aperture di aerazione
devono distare non meno di 2 m, per portate termiche
non superiori a 116 kW e 4,5 m per portate termiche
superiori, da cavità, depressioni o aperture comunicanti
con locali ubicati al di sotto del piano di calpestio
o da canalizzazioni drenanti.
4.1.3.
Disposizione degli apparecchi allinterno dei
locali - Le distanze tra un qualsiasi punto esterno
degli apparecchi e le pareti verticali e orizzontali
del locale, nonché le distanze fra gli apparecchi
installati nello stesso locale devono permettere laccessibilità
agli organi di regolazione, sicurezza e controllo
nonché la manutenzione ordinaria.
4.2
Locali di installazione di apparecchi per la climatizzazione
di edifici ed ambienti, per la produzione centralizzata
di acqua calda, acqua surriscaldata e/o vapore
I
locali devono essere destinati esclusivamente agli
impianti termici
4.2.1
Ubicazione - I locali non devono risultare
sottostanti o contigui a locali di pubblico spettacolo,
ad ambienti soggetti ad affollamento superiore a 0,4
persone/m2 o ai relativi sistemi di vie
di uscita.
Tale sottostanza o contiguità è tuttavia ammessa purché
la parete confinante con spazio scoperto, strada pubblica
o privata scoperta, o nel caso di locali interrati
con intercapedine ad uso esclusivo, attestata superiormente
su spazio scoperto o strada scoperta, si estenda per
una lunghezza non inferiore al 20% del perimetro e
la pressione di esercizio non superi i 0,04 bar.
4.2.2 Caratteristiche costruttive - I locali
posti allinterno di fabbricati destinati anche
ad altri usi devono costituire compartimento antincendio.
Le strutture portanti devono possedere i requisiti
di resistenza al fuoco non inferiore a R 120, quelle
di separazione da altri ambienti non inferiore a REI
120. Le strutture devono essere realizzate con materiale
di classe 0 di reazione al fuoco.
Nel caso di apparecchi di portata termica complessiva
inferiore a 116 kW è ammesso che tali caratteristiche
siano ridotte a R60 e REI 60.
Ferme restando le limitazioni di cui al punto 4.2.4,
l'altezza del locale di installazione deve rispettare
le seguenti misure minime, in funzione della portata
termica complessiva:
|
|
4.2.3
Aperture di aerazione - La superficie di aerazione,
calcolata secondo quanto impartito nel punto 4.1.2,
non deve essere in ogni caso inferiore di 3.000 cm2
e nel caso di gas di densità maggiore di 0,8 a 5.000
cm2.
In caso di locali sottostanti o contigui a locali di
pubblico spettacolo o soggetti ad affollamento superiore
a 0,4 persone/m2 o ai relativi sistemi di
via di uscita, lapertura di aerazione si deve
estendere a filo del soffitto, nella parte più alta
della parete attestata su spazio scoperto o su strada
pubblica o privata scoperta o nel caso di locali interrati,
su intercapedine ad uso esclusivo attestata superiormente
su spazio scoperto o strada scoperta.
La
superficie netta di aerazione deve essere aumentata
del 50% rispetto ai valori indicati al punto 4.1.2
ed in ogni caso deve estendersi lungo almeno il 70%
della parete attestata sullesterno, come sopra
specificato, per una altezza, in ogni punto, non inferiore
a 0,50 m.
Nel
caso di alimentazione con gas a densità superiore
a 0,8 , tale apertura deve essere realizzata anche
a filo del pavimento nel rispetto di quanto previsto
al punto 4.1.2.1 .
4.2.4 Disposizione degli impianti all'interno dei
locali - Lungo il perimetro dellapparecchio
è consentito il passaggio dei canali da fumo e delle
condotte aerotermiche, delle tubazioni dell'acqua,
gas, vapore e dei cavi elettrici a servizio dell'apparecchio.
É consentita l'installazione a parete di apparecchi
previsti per tale tipo di installazione.
É consentito che più apparecchi termici a pavimento
o a parete, previsti per il particolare tipo di installazione,
siano posti tra loro in adiacenza o sovrapposti, a
condizione che tutti i dispositivi di sicurezza e
di controllo siano facilmente raggiungibili.
Il posizionamento dei vari componenti degli impianti
deve essere tale da evitare il rischio di formazione
di sacche di gas in misura pericolosa.
4.2.5 Accesso - L'accesso può avvenire dall'esterno
da:
- spazio scoperto;
- strada pubblica o privata scoperta;
- porticati;
- intercapedine antincendio di larghezza non inferiore
a 0,9 m;
oppure
dall'interno tramite disimpegno, realizzato in modo
da evitare la formazione di sacche di gas, ed avente
le seguenti caratteristiche:
a) impianti di portata termica non superiore a 116
kW:
- resistenza al fuoco della struttura REI 30 e con
porte REI 30;
b) impianti di portata termica superiore a 116 kW:
- superficie netta minima di 2 m2;
- resistenza al fuoco della struttura REI 60 e con
porte REI 60;
- aerazione a mezzo di aperture di superficie complessiva
non inferiore a 0,5 m2 realizzate su parete
attestata su spazio scoperto, strada pubblica o privata
scoperta, intercapedine. Nel caso di alimentazione
con gas a densità non superiore a 0,8 , è consentito
lutilizzo di un camino di sezione non inferiore
a 0,1 m2.
Nel
caso di locali ubicati allinterno del volume
di fabbricati destinati anche parzialmente a pubblico
spettacolo., caserme, attività comprese nei punti
51, 75, 84, 85, 86, 87, 89, 90, 92 e 94 (per altezza
antincendio oltre 54 m), dellallegato al D.M.
16 febbraio 1982 o soggetti ad affollamento superiore
a 0,4 persone per m2, l'accesso deve avvenire
direttamente dallesterno o da intercapedine
antincendio di larghezza non inferiore a 0,9 m.
4.2.5.1
Porte - Le porte dei locali e dei disimpegni
devono:
- essere apribili verso lesterno e munite
di congegno di autochiusura, di altezza minima
di 2 m e larghezza minima 0,6 m . Per impianti
con portata termica complessiva inferiore a
116 kW il senso di apertura delle porte non
è vincolato.
- possedere caratteristiche di resistenza al
fuoco non inferiori a REI 60 o REI 30 per impianti
di portata termica rispettivamente superiore
o non a 116 kW. Alle porte di accesso diretto
da spazio scoperto, strada pubblica o privata
scoperta, o da intercapedine antincendio non
è richiesto tale requisito, purché siano in
materiale di classe 0 di reazione al fuoco.
4.2.6
Limitazioni per l'installazione a quota inferiore
a -5 m e sino a -10 m al di sotto del piano di riferimento
a)
Le aperture di aerazione e laccesso devono essere
ricavati su una o più intercapedini antincendio, attestate
su spazio scoperto, non comunicanti con alcun locale
e ad esclusivo uso del locale destinato agli apparecchi.
b) All'esterno del locale ed in prossimità di questo
deve essere installata, sulla tubazione di adduzione
del gas, una valvola automatica del tipo normalmente
chiuso asservita al funzionamento del bruciatore e
al dispositivo di controllo della tenuta del tratto
di impianto interno tra la valvola stessa e il bruciatore.
c) La pressione di esercizio non deve essere superiore
a 0,04 bar.
4.3
Locali per forni da pane, lavaggio biancheria, altri
laboratori artigiani e sterilizzazione
Gli
apparecchi devono essere installati in locali ad essi
esclusivamente destinati o nei locali in cui si svolgono
le lavorazioni
4.3.1
Caratteristiche costruttive - Le strutture
portanti devono possedere i requisiti di resistenza
al fuoco non inferiore a R60, quelle di separazione
da altri ambienti non inferiore a REI 60. Per portate
termiche complessive fino a 116 kW, sono consentite
strutture R/REI 30
4.3.2
Accesso e comunicazioni - Laccesso può
avvenire:
- direttamente dall'esterno, tramite porta larga almeno
0,9 realizzata in materiale di classe 0 di reazione
al fuoco;
e/o
- da locali attigui, purché pertinenti l'attività
stessa, tramite porte larghe almeno 0,9 m, di resistenza
al fuoco non inferiore a REI 30, dotate di dispositivo
di autochiusura anche del tipo normalmente aperto
purché asservito ad un sistema di rivelazione incendi.
4.4
Locali di installazione di impianti cucina e lavaggio
stoviglie
I
locali, fatto salvo quanto consentito nel successivo
punto 4.4.3, devono essere esclusivamente destinati
agli apparecchi.
4.4.1
Caratteristiche costruttive - Le strutture
portanti devono possedere resistenza al fuoco non
inferiore a R 120, quelle di separazione da altri
ambienti non inferiore a REI 120. Per impianti di
portata termica complessiva fino a 116 kW sono consentite
caratteristiche R/REI 60.
4.4.2
Accesso e comunicazioni - L'accesso può avvenire
direttamente:
- dall'esterno, tramite porta larga almeno 0,9 m in
materiale di classe 0 di reazione al fuoco;
e/o
- dal locale consumazione pasti, tramite porte larghe
almeno 0,9 m di caratteristiche almeno REI 60 per
portate termiche superiori a 116 kW e REI 30 negli
altri casi, dotate di dispositivo di autochiusura
anche del tipo normalmente aperto purché asservito
ad un sistema di rivelazione incendi.
É
consentita la comunicazione con altri locali. pertinenti
l'attività servita dall'impianto, tramite disimpegno
anche non aerato, con eccezione dei locali destinati
a pubblico spettacolo con i quali la comunicazione
può avvenire esclusivamente tramite disimpegno avente
le caratteristiche indicate al punto 4.2.5, b), indipendentemente
dalla portata termica.
4.4.2.1
Ulteriori limitazioni per gli apparecchi alimentati
con gas a densità maggiore di 0.8 - La comunicazione
con caserme, locali soggetti ad affollamento
superiore a 0,4 persone/m2, locali
di pubblico spettacolo o destinati alle attività
di cui ai punti 51, 75, 84, 85, 86, 87 e 89
dellallegato al D.M. 16 febbraio 1982,
può avvenire esclusivamente tramite disimpegno
avente le caratteristiche indicate al punto
4.2.5 - b), indipendentemente dalla portata
termica.
4.4.3
Installazione in locali in cui avviene anche la
consumazione di pasti - L'installazione di apparecchi
a servizio di cucine negli stessi locali di consumazione
pasti, è consentita alle seguenti ulteriori condizioni:
a) gli apparecchi utilizzati devono essere asserviti
a un sistema di evacuazione forzata (p.e.: cappa munita
di aspiratore meccanico);
b) l'alimentazione del gas alle apparecchiature deve
essere direttamente asservita al sistema di evacuazione
forzata e deve interrompersi nel caso che la portata
di questa scenda sotto i valori prescritti in seguito;
la riammissione del gas alle apparecchiature deve
potersi fare solo manualmente;
c) l'atmosfera della zona cucina, durante l'esercizio,
deve essere mantenuta costantemente in depressione
rispetto a quella della zona consumazione pasti;
d) il sistema di evacuazione deve consentire l'aspirazione
di un volume almeno uguale a 1 m3/min. di fumi per
ogni kW di potenza assorbita dagli apparecchi ad essa
asserviti;
e) le cappe e i dispositivi similari devono essere
costruiti in materiale di classe 0 di reazione al
fuoco e dotati di filtri per grassi e di dispositivi
per la raccolta delle eventuali condense;
f) tra la zona cucina e la zona consumazione pasti
deve essere realizzata una separazione verticale,
pendente dalla copertura fino a quota 2,2 m dal pavimento,
atta ad evitare l'espandersi dei fumi e dei gas caldi
in senso orizzontale allinterno del locale,
in materiale di classe 0 di reazione al fuoco ed avente
adeguata resistenza meccanica, particolarmente nel
vincolo;
g) le comunicazioni dei locali con altri, pertinenti
lattività servita, deve avvenire tramite porte
REI 30 con dispositivo di autochiusura;
h) il locale consumazione pasti, in relazione all'affollamento
previsto, deve essere servito da vie di circolazione
ed uscite, tali da consentire una rapida e sicura
evacuazione delle persone presenti in caso di emergenza.
4.5
Locali di installazione di generatori scambio diretto
4.5.1
Locali destinati esclusivamente ai generatori
- I locali e le installazioni devono soddisfare i
requisiti richiesti al punto 4.2 . É tuttavia ammesso
che i locali comunichino con gli ambienti da riscaldare
attraverso le condotte aerotermiche, che devono essere
conformi al successivo punto 4.5.3 . Inoltre:
- nel caso in cui le lavorazioni o le concentrazioni
dei materiali in deposito negli ambienti da riscaldare
comportino la formazione di gas, vapori o polveri
suscettibili di dare luogo ad incendi o esplosioni
non è permesso il ricircolo dellaria;
- limpianto deve essere munito di dispositivo
che consenta, in caso di intervento della serranda,
l'espulsione all'esterno dellaria calda proveniente
dallapparecchio;
- lintervento della serranda tagliafuoco deve
determinare automaticamente lo spegnimento del bruciatore.
4.5.2
Locali di installazione destinati ad altre attività
- É vietata l'installazione all'interno di:
- locali di pubblico spettacolo, locali soggetti ad
affollamento superiore a 0,4 persone/m2,
locali in cui le lavorazioni o le concentrazioni dei
materiali in deposito negli ambienti da riscaldare
comportino la formazione di gas. vapori o polveri
suscettibili di dare luogo ad incendi o esplosioni.
All'interno di autorimesse ed autofficine potranno
essere consentiti solo gli apparecchi rispondenti
alle specifiche norme tecniche armonizzate.
4.5.2.1
Caratteristiche dei locali - Le pareti alle
quali siano addossati, eventualmente, gli apparecchi
devono possedere caratteristiche almeno REI
30 ed in classe 0 di reazione al fuoco. Qualora
non siano soddisfatti i requisiti di incombustibilità
o di resistenza al fuoco, l'installazione all'interno
deve avvenire nel rispetto delle seguenti distanze:
- 0,60 m tra l'involucro dell'apparecchio e
le pareti;
- 1,00 m tra l'involucro dell'apparecchio ed
il soffitto. Se tali distanze non sono rispettate,
deve essere interposta una struttura di caratteristiche
non inferiori a REI 120 di dimensioni superiori
di almeno 0,50 m della proiezione retta dell'apparecchio.
Inoltre le pareti attraversate, in corrispondenza
della condotta di scarico dei prodotti della
combustione, devono essere adeguatamente protette.
I generatori con bruciatore atmosferico a tiraggio
naturale devono essere provvisti di un dispositivo
antireflusso dei prodotti della combustione.
Nel caso di installazione in ambienti soggetti
a depressione o nei quali le lavorazioni comportano
lo sviluppo di apprezzabili quantità di polveri
incombustibili, gli apparecchi con bruciatore
atmosferico devono essere di tipo C.
4.5.2.2
disposizione degli apparecchi - La distanza
fra la superficie esterna del generatore di
aria calda e della condotta di evacuazione
dei gas combusti da eventuali materiali combustibili
in deposito deve essere tale da impedire il
raggiungimento di temperature pericolose ed
in ogni caso non inferiore a 4 m. Tali prescrizioni
non si applicano agli apparecchi posti ad
un altezza non inferiore a 2,5 m dal pavimento
per i quali sono sufficienti distanze minime
a 1,5 m .
Gli apparecchi possono essere installati a
pavimento od a una altezza inferiore a 2,5
m, se protetti da una recinzione metallica
fissa di altezza non inferiore a 1,5 m e distante
almeno 0,6 m e comunque posta in modo da consentire
le operazioni di manutenzione e di controllo.
4.5.3
Condotte aerotermiche - Le condotte devono essere
realizzate in materiale di classe 0 di reazione al
fuoco.
I giunti antivibranti devono essere di classe di reazione
al fuoco non superiore a 2.
Negli attraversamenti di pareti e solai, lo spazio
attorno alle condotte deve essere sigillato con materiale
in classe 0 di reazione al fuoco, senza tuttavia ostacolare
le dilatazioni delle condotte stesse.
Le condotte non possono attraversare luoghi sicuri
(che non siano spazi scoperti), vani scala, vani ascensore
e locali in cui le lavorazioni o i materiali in deposito
comportano il rischio di esplosione e/o incendio.
L'attraversamento dei soprarichiamati locali può tuttavia
essere ammesso se le condotte o le strutture che le
racchiudono hanno una resistenza al fuoco non inferiore
alla classe del locale attraversato ed in ogni caso
non inferiore a REI 30.
Qualora le condotte attraversino strutture che delimitano
compartimenti antincendio, deve essere installata,
in corrispondenza dellattraversamento, almeno
una serranda. avente resistenza al fuoco pari a quella
della struttura attraversata, azionata automaticamente
e direttamente da:
- rivelatori di fumo, installati nelle condotte, qualora
gli apparecchi siano a servizio di più di un compartimento
antincendio e si effettui il ricircolo dell'aria;
- dispositivi termici, tarati a 80°C, posti in corrispondenza
delle serrande stesse negli altri casi.
In ogni caso l'intervento della serranda deve determinare
automaticamente lo spegnimento del bruciatore.
4.6
Locali di installazione di moduli a tubi radianti
É
vietata l'installazione all'interno di locali di pubblico
spettacolo, locali soggetti ad affollamento superiore
a 0,4 persone/m2, locali in cui le lavorazioni
o le concentrazioni dei materiali in deposito negli
ambienti da riscaldare comportino la formazione di
vapori e/o polveri suscettibili di dare luogo ad incendi
e/o esplosioni
4.6.l
Caratteristiche dei locali - Le strutture verticali
e/o orizzontali su cui sono installati i moduli a
tubi radianti devono essere almeno REI 30 e in classe
0 di reazione al fuoco. I moduli devono essere installati
a non meno di 0,6 m dalle pareti.
4.6.2
Disposizione dei moduli all'interno dei locali
- La distanza tra la superficie esterna del modulo
ed eventuali materiali combustibili in deposito ed
il piano calpestabile deve essere tale da impedire
il raggiungimento di temperature pericolose ed in
ogni caso non inferiore a 4 m.
4.7
Installazione allinterno di serre
Linstallazione
all'interno di serre deve avvenire nel rispetto delle
seguenti distanza minime da superfici combustibili:
- 0.60 m tra l'involucro dell'apparecchio e le pareti;
- 1,00 m tra l'involucro dell'apparecchio ed il soffitto.
Se tali distanze non sono rispettate, deve essere
interposta una struttura di caratteristiche non inferiori
a REI 120 di dimensioni superiori di almeno 0,50 m
della proiezione retta dellapparecchio.
L'aerazione deve essere assicurata da almeno unapertura
di superficie non inferiore a 100 cm2.
TITOLO
V - IMPIANTO INTERNO DI ADDUZIONE DEL GAS
5.1
Generalità
Il
dimensionamento delle tubazioni e degli eventuali
riduttori di pressione deve essere tale da garantire
il corretto funzionamento degli apparecchi di utilizzazione.
L'impianto interno ed i materiali impiegati devono
essere conformi alla legislazione tecnica vigente.
5.2
Materiali delle tubazioni
Possono
essere utilizzati esclusivamente tubi idonei. Sono
considerati tali quelli rispondenti alle caratteristiche
di seguito indicate e realizzati in acciaio, in rame
o in polietilene.
5.2.1
Tubi di acciaio
a) i tubi di acciaio possono essere senza saldatura
oppure con saldatura longitudinale e devono avere
caratteristiche qualitative e dimensionali non inferiori
a quelle indicate dalla norma UNI 8863;
b) i tubi in acciaio con saldatura longitudinale,
se interrati, devono avere caratteristiche qualitative
e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla
norma UNI 8488.
5.2.2
Tubi di rame - I tubi di rame, da utilizzare
esclusivamente per le condotte del gas della VII specie
(pressione di esercizio non superiore a 0,04 bar)
devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali
non minori di quelle indicate dalla norma UNI 6507,
serie B.
Nel caso di interramento lo spessore non può essere
minore di 2,0 mm .
5.2.3
Tubi di polietilene - I tubi di polietilene,
ammessi unicamente per l'interramento all'esterno
di edifici, devono avere caratteristiche qualitative
e dimensionali non minori di quelle indicate dalla
norma UNI ISO 4437 serie S8, con spessore minimo di
3 mm .
5.3
Giunzioni, raccordi e pezzi speciali, valvole
5.3.1
Tubazioni in acciaio -
a) l'impiego di giunti a tre pezzi è ammesso esclusivamente
per i collegamenti iniziale e finale dellimpianto
interno;
b) le giunzioni dei tubi di acciaio devono essere
realizzate mediante raccordi con filettature o a mezzo
saldatura di testa per fusione o a mezzo di raccordi
flangiati;
c) nellutilizzo di raccordi con filettatura
è consentito limpiego di mezzi di tenuta, quali
ad esempio canapa con mastici adatti (tranne per il
gas con densità maggiore di 0,8), nastro di teftrafluoroetilene,
mastici idonei per lo specifico gas. É vietato l'uso
di biacca, minio o altri materiali simili;
d) tutti i raccordi ed i pezzi speciali devono essere
realizzati di acciaio oppure di ghisa malleabile;
quelli di acciaio con estremità filettate o saldate,
quelli di ghisa malleabile con estremità unicamente
filettate;
e) le valvole devono essere di facile manovrabilità
e manutenzione e con possibilità di rilevare facilmente
le posizioni di aperto e di chiuso. Esse devono essere
di acciaio, di ottone o di ghisa sferoidale con sezione
libera di passaggio non minore del 75% di quella del
tubo sul quale vengono inserite.
Non
è consentito luso di ghisa sferoidale nel caso
di gas con densità maggiore di 0,8 .
5.3.2. Tubazioni in rame -
a) le giunzioni dei tubi di rame devono essere realizzate
mediante brasatura capillare forte;
b) i collegamenti mediante raccordi metallici a serraggio
meccanico sono ammessi unicamente nel caso di installazioni
fuori terra e a vista o ispezionabili. Non sono ammessi
raccordi meccanici con elementi di materiale non metallico.
I raccordi ed i pezzi speciali possono essere di rame,
di ottone o di bronzo. Le giunzioni miste, tubo di
rame con tubo di acciaio, devono essere realizzate
mediante brasatura forte o raccordi filettati;
c) non è ammesso limpiego di giunti misti allinterno
degli edifici, ad eccezione del collegamento della
tubazione in rame con lapparecchio;
d) le valvole per i tubi di rame devono essere di
ottone, di bronzo o di acciaio, con le medesime caratteristiche
di cui al punto 5.3.1 lettera e).
5.3.3
Tubazioni in polietilene -
a) i raccordi ed i pezzi speciali devono essere realizzati
in polietilene; le giunzioni devono essere realizzate
mediante saldatura di testa per fusione a mezzo di
elementi riscaldanti o mediante saldatura per elettrofusione
o saldatura mediante appositi raccordi elettrosaldabili;
b) le giunzioni miste, tubo di polietilene con tubo
metallico, devono essere realizzate mediante raccordi
speciali (giunti di transizione) polietilene-metallo
idonei per saldatura o raccordi metallici filettati
o saldati. Sono altresì ammesse giunzioni flangiate;
c) le valvole per tubi di polietilene possono essere,
oltre che dello stesso polietilene, anche con il corpo
di ottone, di bronzo o di acciaio, sempre con le medesime
caratteristiche di cui al punto 5.3.1. lettera e).
5.4
Posa in opera
5.4.1
Percorso delle tubazioni - Il percorso tra
punto di consegna ed apparecchi utilizzatori deve
essere il più breve possibile ed è ammesso:
a)
allesterno dei fabbricati:
- interrato;
- in vista;
- in canaletta;
b)
allinterno dei fabbricati:
- in appositi alloggiamenti, in caso di edifici
o locali destinati ad uso civile o ad attività
soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco;
- in guaina d'acciaio in caso di attraversamento
di locali non ricompresi nei punti precedenti,
di androni permanentemente aerati, di intercapedini,
a condizione che il percorso sia ispezionabile.
Nei
locali di installazione degli apparecchi il percorso
delle tubazioni è consentito in vista.
Per le installazioni a servizio di locali o edifici
adibiti ad attività industriali si applicano le disposizioni
previste dal D.M. 24 novembre 1984.
5.4.2
Generalità -
a) le tubazioni devono essere protette contro la corrosione
e collocate in modo tale da non subire danneggiamenti
dovuti ad urti.
b) è vietato l'uso delle tubazioni del gas come dispersori,
conduttori di terra o conduttori di protezione di
impianti e apparecchiature elettriche, telefono compreso;
c) è vietata la collocazione delle tubazioni nelle
canne fumarie, nei vani e cunicoli destinati a contenere
servizi elettrici, telefonici, ascensori o per lo
scarico delle immondizie;
d) eventuali riduttori di pressione o prese libere
dell'impianto interno devono essere collocati all'esterno
degli edifici o, nel caso delle prese libere, anche
all'interno dei locali, se destinati esclusivamente
all'installazione degli apparecchi. Queste devono
essere chiuse o con tappi filettati o con sistemi
equivalenti;
e) è vietato l'utilizzo di tubi, rubinetti, accessori,
ecc., rimossi da altro impianto già funzionante;
f) all'esterno dei locali di installazione degli apparecchi
deve essere installata, sulla tubazione di adduzione
del gas, in posizione visibile e facilmente raggiungibile
una valvola di intercettazione manuale con manovra
a chiusura rapida per rotazione di 90° ed arresti
di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di
tutto chiuso;
g) per il collegamento dellimpianto interno
finale, e iniziale (se alimentato tramite contatori),
devono essere utilizzati tubi metallici flessibili
continui;
h) nell'attraversamento di muri la tubazione non deve
presentare giunzioni o saldature e deve essere protetta
da guaina murata con malta di cemento. Nellattraversamento
di muri perimetrali esterni, l'intercapedine fra guaina
e tubazione gas deve essere sigillata con materiali
adatti in corrispondenza della parte interna del locale,
assicurando comunque il deflusso del gas proveniente
da eventuali fughe mediante almeno uno sfiato verso
l'esterno;
i) è vietato lattraversamento di giunti sismici;
l) le condotte, comunque installate, devono distare
almeno 2 cm dal rivestimento della parete o dal filo
esterno del solaio;
m) fra le condotte ed i cavi o tubi di altri servizi
deve essere adottata una distanza minima di 10 cm;
nel caso di incrocio, quando tale distanza minima
non possa essere rispettata, deve comunque essere
evitato il contatto diretto interponendo opportuni
setti separatori con adeguate caratteristiche di rigidità
dielettrica e di resistenza meccanica; qualora, nellincrocio,
il tubo del gas sia sottostante a quello dellacqua,
esso deve essere protetto con opportuna guaina impermeabile
in materiale incombustibile o non propagante la fiamma;
5.4.3
Modalità di posa in opera allesterno dei
fabbricati
5.4.3.1 Posa in opera interrata
a) tutti i tratti interrati delle tubazioni metalliche
devono essere provvisti di un adeguato rivestimento
protettivo contro la corrosione ed isolati, mediante
giunti dielettrici, da collocarsi fuori terra, nelle
immediate prossimità delle risalite della tubazione;
b) le tubazioni devono essere posate su un letto di
sabbia lavata, di spessore minimo 100 mm , e ricoperte,
per altri 100 mm , di sabbia dello stesso tipo. Per
le tubazioni in polietilene è inoltre necessario prevedere,
a circa 300 mm sopra la tubazione, la sistemazione
di nastri di segnalazione;
c) l'interramento della tubazione, misurato fra la
generatrice superiore del tubo ed il livello del terreno,
deve essere almeno pari a 600 mm. Nei casi in cui
tale profondità non possa essere rispettata occorre
prevedere una protezione della tubazione con tubi
di acciaio, piastre di calcestruzzo o con uno strato
di mattoni pieni;
d) le tubazioni interrate in polietilene devono essere
collegate alle tubazioni metalliche prima della fuoriuscita
dal terreno e prima del loro ingresso nel fabbricato;
e) le tubazioni metalliche interrate devono essere
protette con rivestimento esterno pesante, di tipo
bituminoso oppure di materiali plastici, e devono
essere posate ad una distanza reciproca non minore
del massimo diametro esterno delle tubazioni (ivi
compresi gli spessori delle eventuali guaine). Nel
caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi tra
i tubi del gas e altre canalizzazioni preesistenti,
la distanza minima, misurata fra le due superfici
affacciate, deve essere tale da consentire gli eventuali
interventi di manutenzione su entrambi i servizi.
5.4.3.2
Posa in opera in vista
1) Le tubazioni installate in vista devono essere
adeguatamente ancorate per evitare scuotimenti, vibrazioni
ed oscillazioni. Esse devono essere collocate in posizione
tale da impedire urti e danneggiamenti e ove necessario,
adeguatamente protette.
2) Le tubazioni di gas di densità non superiore a
0,8 devono essere contraddistinte con il colore giallo,
continuo o in bande da 20 cm. poste ad una distanza
massima di 1 m luna dallaltra. Le altre
tubazioni di gas devono essere contraddistinte con
il colore giallo, a bande alternate da 20 cm di colore
arancione. Allinterno dei locali serviti dagli
apparecchi le tubazioni non devono presentare giunti
meccanici.
5.4.3.3
Posa in opera in canaletta - Le canalette devono
essere:
- ricavate nell'estradosso delle pareti;
- rese stagne verso linterno delle pareti nelle
quali sono ricavate mediante idonea rinzaffatura di
malta di cemento;
- nel caso siano chiuse, dotate di almeno due aperture
di ventilazione verso l'esterno di almeno 100 cm2
cadauna, poste nella parte alta e nella parte bassa
della canaletta. Lapertura alla quota più bassa
deve essere provvista di rete tagliafiamma e, nel
caso di gas con densità superiore a 0,8 , deve essere
ubicata a quota superiore del piano di campagna;
- ad esclusivo servizio dellimpianto;
5.4.4 Modalità di posa in opera all'interno dei
fabbricati
5.4.4.1
Posa in opera in appositi alloggiamenti - L'installazione
in appositi alloggiamenti è consentita a condizione
che:
- gli alloggiamenti siano realizzati in materiale
incombustibile, di resistenza al fuoco pari a quella
richiesta per le pareti del locale o del compartimento
attraversato ed in ogni caso non inferiore a REI 30;
- le canalizzazioni non presentino giunti meccanici
allinterno degli alloggiamenti non ispezionabili;
- le pareti degli alloggiamenti siano impermeabili
ai gas;
- siano ad esclusivo servizio dell'impianto interno;
- gli alloggiamenti siano permanentemente aerati verso
lesterno con apertura alle due estremità; lapertura
di aerazione alla quota più bassa deve essere provvista
di rete tagliafiamma e, nel caso di gas con densità
maggiore di 0,8 , deve essere ubicata a quota superiore
al piano di campagna, ad una distanza misurata orizzontalmente
di almeno 10 metri da altre aperture alla stessa quota
o quota inferiore.
5.4.4.2
Posa in opera in guaina - Le guaine devono essere:
- in vista;
- di acciaio di spessore minimo di 2 mm e di diametro
superiore di almeno 2 cm a quello della tubazione
del gas;
- le guaine devono essere dotate di almeno uno sfiato
verso lesterno. Nel caso una estremità della
guaina sia attestata verso linterno, questa
dovrà essere resa stagna verso linterno tramite
sigillatura in materiale incombustibile;
- le tubazioni non devono presentare giunti meccanici
all'interno delle guaine;
- sono consentite guaine metalliche o di plastica,
non propagante la fiamma, nell'attraversamento di
muri o solai esterni. Nellattraversamento di
elementi portanti orizzontali, il tubo deve essere
protetto da una guaina sporgente almeno 20 mm dal
pavimento e l'intercapedine fra il tubo e il tubo
guaina deve essere sigillata con materiali adatti
(ad esempio asfalto, cemento plastica e simili). É
vietato limpiego di gesso.
Nel caso di androni fuori terra e non sovrastanti
piani cantinati è ammessa la posa in opera delle tubazioni
sotto pavimento, protette da guaina corredata di sfiati
alle estremità verso lesterno. Nel caso di intercapedini
superiormente ventilate ed attestate su spazio scoperto
non è richiesta la posa in opera in guaina, purché
le tubazioni siano in acciaio con giunzioni saldate.
5.5
Gruppo di misurazione
Il
contatore del gas deve essere installato allesterno
in contenitore o nicchia areata oppure allinterno
in locale o in nicchia entrambi areati direttamente
dallesterno.
5.6
Prova di tenuta dellimpianto interno
- La
prova di tenuta deve essere eseguita prima di mettere
in servizio l'impianto interno e di collegarlo al
punto di consegna e agli apparecchi. Se qualche
parte dellimpianto non è in vista, la prova
di tenuta deve precedere la copertura della tubazione.
La prova dei tronchi in guaina contenenti giunzioni
saldate deve essere eseguita prima del collegamento
alle condotte di impianto.
- La
prova va effettuata adottando gli accorgimenti necessari
per lesecuzione in condizioni di sicurezza
e con le seguenti modalità:
a) si tappano provvisoriamente tutti i raccordi
di collegamento agli apparecchi e al contatore;
b) si immette nellimpianto aria od altro gas
inerte, fino a che sia raggiunta una pressione pari
a:
impianti di 6a specie: 1 bar,
impianti di 7a specie: 0,l bar (tubazioni
non interrate), l bar (tubazioni interrate)
c) dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare
la pressione (comunque non minore di 15 min.), si
effettua una prima lettura della pressione, mediante
un manometro ad acqua od apparecchio equivalente,
di idonea sensibilità minima;
d) la prova deve avere la durata di:
24 ore per tubazioni interrate di 6a
specie;
4 ore per tubazioni non interrate di 6a
specie;
30 min. per tubazioni di 7a specie;
- Al
termine della prova non devono verificarsi cadute
di pressione rispetto alla lettura iniziale.
- Se
si verificassero delle perdite. queste devono essere
ricercate con l'ausilio di soluzione saponosa o
prodotto equivalente ed eliminate; le parti difettose
devono essere sostituite e le guarnizioni rifatte.
É vietato riparare dette parti con mastici, ovvero
cianfrinarle. Eliminate le perdite, occorre eseguire
di nuovo la prova di tenuta dellimpianto.
- La
prova è considerata favorevole quando non si verifichino
cadute di pressione. Per ogni prova a pressione
deve essere redatto relativo verbale di collaudo.
TITOLO
VI - DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
6.1
Impianto elettrico
-
Limpianto elettrico deve essere realizzato in
conformità alla legge n. 186 del 1° marzo 1968 e tale
conformità deve essere attestata secondo le procedure
previste dalla legge n. 46 del 5 marzo 1990.
- Linterruttore generale nei locali di cui al
punto 4.2 deve essere installato allesterno
dei locali, in posizione segnalata ed accessibile.
Negli altri casi deve essere collocato lontano dallapparecchio
utilizzatore, in posizione facilmente raggiungibile
e segnalata.
6.2
Mezzi di estinzione degli incendi
In
ogni locale e in prossimità di ciascun apparecchio
deve essere installato un estintore di classe 21A
89BC. I mezzi di estinzione degli incendi devono essere
idonei alle lavorazioni o ai materiali in deposito
nei locali ove questi sono consentiti.
6.3
Segnaletica di sicurezza
La
segnaletica di sicurezza deve richiamare lattenzione
sui divieti e sulle limitazioni imposti e segnalare
la posizione della valvola esterna di intercettazione
generale del gas e dellinterruttore elettrico
generale
6.4
Esercizio e manutenzione
1
- Si richiamano gli obblighi di cui allart.
11 del D.P.R. 26 agosto 1993 n. 412 (S.O.G.U. n. 242
del 14 ottobre 1993).
2 - Nei locali di cui al punto 4.2 è vietato depositare
ed utilizzare sostanze infiammabili o tossiche e materiali
non attinenti all'impianto e devono essere adottate
adeguate precauzioni affinché, durante qualunque tipo
di lavoro, l'eventuale uso di fiamme libere non costituisca
fonte di innesco.
TITOLO
VII - IMPIANTI ESISTENTI
7.1
Gli impianti esistenti devono essere resi conformi
alle presenti disposizioni.
É
tuttavia ammesso che:
- la superficie di aerazione sia inferiore a quella
richiesta al punto 4.1.2, purché non inferiore a quella
risultante dalla formula:
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